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Spazio Inaugurale, #2

RE_CODE (l'arte secondo Voi) happening del 10-11 Ottobre 2015

Nelle giornate di sabato e domenica, durante tutto il pomeriggio, lo Spazio Inaugurale ha accolto l'accorto ed eterogeneo pubblico torinese. Grazie della Vostra interessata partecipazione il progetto del gruppo E_qui ha restituito in forma e colore il Vostro concetto di Arte. Il lavoro derivato da questa interazione tra pubblico e artisti non vuole essere concluso. Sarà cura del gruppo raccogliere gli indizi lasciati tra i fogli e le mappe create in situ, per passare ad una fase di elaborazione e successiva proposta al pubblico nel mese di Febbraio 2016.


 RE_CODE  Spazio Inaugurale #2

 RE_CODE  Spazio Inaugurale #2

 RE_CODE  Spazio Inaugurale #2

 RE_CODE  Spazio Inaugurale #2

 RE_CODE  Spazio Inaugurale #2

RE_CODE  Spazio Inaugurale #2











RE_CODE  /Ottobre2015
(l’arte secondo VOI)

il 10 e 11 Ottobre 2015, dalle ore 16 alle 19.

presso lo Spazio Inaugurale, via Principe Tommaso 22/g Torino

per l'undicesima Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI


Avete ormai presente la figura della precedente tappa del progetto RE_CODE, così in un’evoluzione continua, la testa continua a rincorrere la coda, creando un ricircolo dei punti d’incontro, derivati ora dai vostri domicili. Nella prossima azione di restituzione si ritorna nuovamente alla geografia antropizzata delle mappe: perché l’uomo tende a possibili altri mondi, luoghi dove anche l’arte non è più la stessa.



Il progetto RE_CODE ha avuto inizio nel 2013 a partire da una suggestione: l’emersione dal magma proteiforme dell’immaginazione di un’icona, un simbolo di carattere ancestrale. Si è presentato alla mente di alcuni in noi in modo misterioso suscitando un ipotesi di percorso creativo ispirata, non tanto dall’immagine come oggetto in sè, quanto dal processo.


Il processo per cui dall’incrocio di pensieri, suggestioni, contaminazioni simboliche, a volte nascono icone pregnanti che, gettate nel mondo segnico collettivo, nell’universo delle relazioni progressivamente interconnesso, acquisiscono una loro vita autonoma e generano altre immagini, segni o icone il cui senso evolve accompagnato solo in parte dal nostro controllo.


Dalla semantica generativa di Greimas fino all’approccio ludico filosofico dell’iperromanzo calviniano abbiamo raccolto suggestioni  e spunti per un percorso artistico aperto, in continua evoluzione e che si arricchisce man mano di nuovi elementi.

RE_CODE ha una vita propria e noi, più che crearlo, ne seguiamo la crescita, come un figlio di cui possiamo indirizzare, ma non determinare, il futuro.



Nella sua vicenda ancora giovane emergono alcune costanti: la dinamica relazionale, sia all’interno del collettivo, del resto metodica comune al nostro fare artistico, che con il pubblico che si accosta a questo percorso;  l’approccio ludico, come contenitore definito da regole non stringenti ma generative, nel senso che delimitano percorsi di produzione creativa; la connessione tra reale e virtuale, facendo interagire oggetti fisici e incursioni nel web; l’attenzione al mondo dell’arte come lessico condiviso e patrimonio storico.



Inizialmente il simbolo misterioso è stato tradotto in un codice alfanumerico che, applicato ad una griglia, genera i punti che consentono di ricostruirne la forma. Il codice è stato diffuso nello spazio fisico, a disposizione di chi lo avesse rinvenuto e avesse provato a ricreare l’immagine, per restituirla poi nello spazio virtuale attraverso un video o una foto. A questo punto al concetto di simbolo si aggiungono quelli di:  griglia, rete, coordinata, scambio, gioco. Lo scenario diventa più complesso.


Alcuni eventi collettivi (Ki Gallery, Spazio Inaugurale) progressivamente svelano l’immagine del simbolo che diventa ora punto di partenza per una nuova configurazione:  la coordinata alfanumerica diventa coordinata geografica e i punti di intersezione diventano luoghi di provenienza.  Alla griglia astratta si sovrappone la mappa di Torino  (con il suo impianto romano ortogonale) e dintorni. I punti della mappa diventano portali d’accesso a storie quotidiane, incontri che tracceranno il nostro prossimo futuro.


Il gioco diventa canale di scambio tra il gruppo E_qui ed il pubblico: 
ora tocca a lui esplorare il proprio bagaglio immaginativo, soprattutto attingendo alle icone dell’arte, in modo da far emergere emozioni, conoscenze, vissuti personali, per creare nuove connessioni e nuove coordinate.


Seguirà quindi una ulteriore riconfigurazione della mappa, o della griglia di partenza, verso esiti inaspettati e imprevedibili.




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