..questa coesione riparte da Lucia: "posiziono una rete sulla tela che mi permette di fare
dei trattini e poi inizio a tracciare senza un piano preciso, faccio attenzione
a dove si dirige la mia mano e la mia mente in interazione reciproca.
Inizialmente si va a caso, poi emergono dei pattern mentali/gestuali, una sorta
di necessità. La rete non mi permette di vedere il lavoro nel complesso e una
volta tolta non posso riposizionarla esattamente come prima e quindi non posso
correggere. Il risultato visivo appare solo alla fine. Lo osservo per quello
che è, sospendendo il giudizio."
continua con Domenico: "ho preso dei dadi e dei colori, a ogni tiro
un conteggio di spazi per inserire un colore casuale…"
..passare poi da Stefano: "ho virtualmente suddiviso la superficie
della tela in una griglia di 7x7, dunque ho chiuso gli occhi. Con la mano
sinistra ho individuato una porzione di tela, con la mano destra, io sono
mancino, ho posto un dito sulla tastiera emettendo una
nota musicale. Così l’ho associata alla tela reale, scrivendola."

..finendo da Luna: "ho osservato più volte e in tempi
diversi il lavoro con i suoi tre passaggi. Mi sono lasciata ispirare sia dal
rigore del risultato che dai meccanismi adoperati: la rete, il dado e i colori,
ed il suono. Metabolizzando il tutto o scelto di continuare partendo dalle
piccole tessere colorate, ho individuato i colori e preparato le miscele simili
andando a posare le stesse in modo circolare intorno alle tesserine, l’acqua
intorno a ciascuna di esse ha fatto in modo di unirle e mischiarle. Quindi
senza stravolgere il percorso trovo che questo velo di colore espanso sia la
via giusta per esprimere allegria e libertà anche in quella sorta di codice
cifrato ritmico che mi incuriosiva ma bloccava anche un poco. Può essere che
voglia ancora eseguire un passaggio, infatti ci sarà un punto foglia oro a
valorizzare il tassello colorato. Voilà, la rete di piccole linee era netta su
bianco intonso casuale seppur dettata da emozioni e ascolto interiore. Codice
cifrato ritmo cadenzato. Gli spazi si sono poi riempiti di tesserine colorate
dal giro del dado dettate e con il cuore colorate. Di note musicali si è
arricchito l’insieme, delicate e multidirezionali nel bianco hanno trovato il
loro posto aggiungendo un percorso nascosto. Tutto omogeneo e composto il
colore per me, e dalle tesserine son partita per entrare ben convinta. Intorno
a loro sono andata e di colore simile ogni tesserina ho annegata. Tutta l’unità
è asciugata, è venuta una figata. Un po' di oro laterale per ogni gemma
valorizzare, ma quei puntini in basso soli, ancora attraggono i miei occhi e
allora unisco pure loro ai fantastici rintocchi delle note sparse in questo
cielo"
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